Il piccolo spazzacamino

(l’infanzia negata nell’opera di Britten)

 

L’infanzia gioca un ruolo importante nella vasta produzione di Benjamin Britten, costituisce un motivo ricorrente(vedi Opere). Il compositore inglese considera l’infanzia fonte d’ispirazione ideale, periodo di innocenza perfetta e di sensibilità artistica pura; sul piano musicale i ragazzi sono destinatari espliciti di molti suoi lavori: pagine create con l’intento didattico e con l’utilizzo della vocalità infantile. Il piccolo spazzacamino, opera in un atto composta su libretto di Eric Crozier, è un autentico gioiello musicale creato da Britten con lo scopo di avvicinare i ragazzi alla lirica: è una storia di bambini, cantata da bambini (sia in coro che solisti) e pensata per un pubblico di bambini.

“Cam camini, cam camini, spazzacamin, allegro e felice e pensieri non ho…”, cantava il personaggio di Bert in Mary Poppins. Ma Bert waltdisneyano era adulto mentre Sam, il protagonista dell’opera di Britten, ha otto anni e la sua famiglia, poverissima, lo ha venduto a uno spazzacamini crudele, Black Bob. La vicenda si svolge in una grande casa di campagna, Iken Hall, dove il bambino deve infilarsi in un camino per pulirlo. È la sua prima volta e Black Bob e il suo aiutante lo spingono nella canna fumaria con forza; poi se ne vanno e Sam, inesperto, vi resta incastrato, non riesce più ad uscire. I tre fratelli che abitano a Iken Hall e i loro cugini in visita sentono le sue grida disperate e riescono a liberarlo. Con l’aiuto della bambinaia lo ripuliscono dalla fuliggine e lo nascondono, facendo credere ai due spazzacamini che sia scappato…

 

L’ispirazione, sia per Britten che per il librettista Crozier, furono due liriche di William Blake, entrambe intitolate “The Chimney sweeper” ed entrambe incentrate sul contrasto tra il mondo innocente dei bambini e il mondo esperienziale degli adulti che non esita a calpestare quella innocenza. Altrettanto forte è l’influenza di Charles Dickens, con le sue impietose rappresentazioni delle misere condizioni di vita dei bambini nell’Inghilterra del 19° secolo e con uno dei suoi personaggi, lo spazzacamino Gamfield, malvagio sfruttatore di bambini che cerca di trattenere Oliver Twist. Infine, Britten fu influenzato anche da un libro per l’infanzia, l’equivalente inglese (in quanto alla fama e alla popolarità) del libro Cuore: “The Water-babies” di Charles Kingsley (da bambino Britten aveva partecipato alla messa in scena di uno dei numerosi adattamenti del testo di Kingsley, e proprio nella parte di un piccolo spazzacamino).

 

Nel secondo dopoguerra – l’opera di Britten debuttò nel 1949 – Il piccolo spazzacamino rappresentò anche un forte atto di denuncia sociale nei confronti dello sfruttamento del lavoro minorile, dell’infanzia negata dagli interessi di adulti senza scrupoli, fenomeno ai suoi tempi ancora vivissimo. Il tema viene trattato da Britten in modo commovente ma anche divertente e per nulla retorico e “Il piccolo spazzacamino” resta a tutt’oggi uno dei brani di Britten più eseguiti in tutto il mondo, spesso adattato nelle varie lingue per renderne più immediata la fruizione.